NON PASTORIZZATO
Miso Novello di Nocciola 200g scontato 20%
Miso straordinario, senza soia, con nocciole locali e orzo, fermentazione di 4-6 mesi.
MISO NOVELLO di NOCCIOLA e ORZO
Il
prodotto è venduto a prezzo scontato perché presenta leggeri difetti
estetici alla confezione (etichetta graffiata, macchiata, tappo
rovinato, ecc.) Mantenendo intatto il contenuto.
Il MISO NOVELLO di NOCCIOLA e ORZO della CibOfficina è ottenuto dalla fermentazione di nocciole di Vignanello e orzo di Tuscania, con aggiunta di sale e acqua. Questo miso decisamente fuori dal comune, nasce per valorizzare una coltura tradizionale della Tuscia su piccola scala: la nocciola.
Andiamo fieri del nostro MISO NOVELLO di nocciola, perché rappresenta per noi l’incontro di nuovo e antico, di territorio e orizzonte, di gusto e emozione. Insomma: NOCCIOLA UMAMI.
Tutta la lavorazione viene fatta in piccoli lotti (20-25 kg) con lavorazione artigianale e grande attenzione. Questo miso è caratterizzato da un gusto intenso e sapido di nocciola, ottenuto con una fermentazione secondaria (maturazione) relativamente breve di 4-6 mesi.
Il miso può essere utilizzato per insaporire intingoli e altri cibi (similmente al dado), creme e salse, ecc. Il solo limite è la fantasia! È perfetto anche per donare sapidità a condimenti bianchi per la pasta.
(possibilmente) NON CUOCERE! I fermenti vivi contenuti nel miso non pastorizzato vengono uccisi dalle temperature molto elevate, per cui va aggiunto, preferibilmente, al termine della cottura o a freddo.
Una volta che si impara a conoscerne il sapore, usarlo diventa facile. Veramente facile!
Se ti va, dai un’occhiata alla sezione ricette, curata da Giulia Pieri, per farti ispirare.
Conservare al fresco e in frigorifero dopo l’apertura.
Ingredienti: nocciole, orzo, sale marino integrale, acqua, spore di Aspergillus oryzae
Dichiarazione nutrizionale per 100 g (in grammi):
val. energetico: 300 kcal; grassi: 26,3; grassi saturi: 1,74; carboidrati: 12; zuccheri: 1; proteine: 7,4; sale: 11,5.
Prodotto da
Nesler S.S. Agricola
strada Sterpaio snc
Viterbo (VT)
Il miso è un insaporitore di origine asiatica. Nella tradizione orientale si fa con la soia, solitamente abbinata ad un cereale. Può essere maturato per poche settimane o vari anni. È uno dei cibi più ricchi al mondo di “UMAMI”, il cosiddetto quinto gusto (in italiano indicato spesso anche come “sapido”). Gli altri gusti fondamentali sono dolce, salato, amaro e aspro. Oltre a questo, il miso è ricchissimo di microrganismi vivi di tante specie diverse.
Il procedimento di produzione prevede la produzione del koji, un cereale fermentato mediante inoculo con spore di Aspergillus oryzae. Questa prima fermentazione dura circa due giorni e va seguita costantemente mantenendo temperatura controllata e rimescolando e arieggiando periodicamente il cereale. Il koji viene poi mescolato ad un legume (in Asia principalmente soia) cotto, sale e acqua e lasciato fermentare fino al grado di maturazione desiderato.
Per tutti i nostri prodotti:
Utilizziamo esclusivamente materie prime locali, selezionate e controllate. Non facciamo uso di soia, né di prodotti contenenti OGM o prodotti chimici di sintesi. Nelle schede e in etichetta sono indicati tutti gli ingredienti utilizzati, senza esclusioni.
Il nostro modo di intendere il “locale” tiene conto del clima e degli spostamenti reali che facciamo, oltre che di qualche altra considerazione di buon senso.
Se una materia prima è reperibile entro pochi chilometri dall’azienda
con un livello qualitativo che ci soddisfa, preferiamo acquistarla qui.
Cerchiamo inoltre di stringere rapporti di collaborazione con gli agricoltori più coscienziosi della zona. La cosa che preferiamo in assoluto è produrre noi stessi le materie prime.
Ma se troviamo che un agricoltore lavora con un alto livello di rispetto
della Terra e dell’Uomo ed è in grado di produrre alti livelli
qualitativi, ci sentiamo di utilizzare i suoi prodotti, anche se vengono
da regioni più lontane.
Preferiamo la qualità al concetto astratto di “locale”, preferiamo
conoscere i fornitori, preferiamo sforzarci per la qualità, che
accettare passivamente delle etichette. Preferiamo il piccolo al grande
produttore e… siamo realistici. Il compromesso a volte è fare più
strada, piuttosto che abbassare il livello qualitativo. Il nostro
“locale” è un “locale relativo” che ci fa usare sale integrale di
Sicilia, piselli toscani e legumi del Molise, ad esempio, ma anche
verdure nostre, cereali coltivati in Tuscia, nocciole coltivate a pochi
chilometri dalla CibOfficina, cipolle dei nostri vicini, e così via.