NON PASTORIZZATO
Salsa Fata 200ml
Insaporitore prodotto con Farro Monococco
Salsa Fata - insaporitore fermentato di farro monococco
La Salsa Fata è un insaporitore liquido ottenuto con la fermentazione del Farro Monococco. Qualcuno chiama questo tipo di prodotto “Shiro Tamari”, intendendo la fermentazione secondaria di un koji prodotto con un cereale.
La Salsa Fata Nesler è prodotta utilizzando esclusivamente farro monococco, sale marino di Sicilia e acqua. Tutta la lavorazione viene fatta in modo artigianale.
Per questa salsa non utilizziamo alcun legume e per questo la sua sapidità è molto intensa, ma i suoi aromi sono più delicati rispetto alle salse shoyu.
Tutta la lavorazione viene fatta in tini di acciaio speciale con lavorazione artigianale e grande attenzione. La salsa matura sei mesi e durante questo periodo viene rimescolata regolarmente.
La Salsa Fata può essere utilizzata per condire e insaporire sia cibi crudi che cotti. È molto interessante su pesce crudo, tartare e verdure, perché rende il loro sapore più intenso, senza alterarlo.
(possibilmente) NON CUOCERE! I fermenti vivi contenuti nella salsa non pastorizzata vengono uccisi dalle temperature molto elevate, per cui va aggiunto, preferibilmente, al termine della cottura o a freddo.
Se ti va, dai un’occhiata alla sezione ricette, curata da Giulia Pieri, per farti ispirare.
Conservare al fresco.
Ingredienti: farro monococco, sale marino integrale, acqua, spore di Aspergillus oryzae
Dichiarazione nutrizionale per 100 g (in grammi):
val. energetico: 120 kcal; grassi: 1,2; grassi saturi: 0,2; carboidrati: 20; zuccheri: 2; proteine: 4,4; sale: 14.
Prodotto da
Nesler
società semplice agricola
strada Sterpaio snc
Viterbo (VT)
Per tutti i nostri prodotti:
Utilizziamo esclusivamente materie prime locali, selezionate e controllate. Non facciamo uso di soia, né di prodotti contenenti OGM o prodotti chimici di sintesi. Nelle schede e in etichetta sono indicati tutti gli ingredienti utilizzati, senza esclusioni.
Il
nostro modo di intendere il “locale” tiene
conto del clima e degli spostamenti reali che facciamo, oltre che di
qualche altra considerazione di buon
senso. Se una
materia prima è reperibile entro pochi chilometri dall’azienda con
un livello qualitativo che ci soddisfa, preferiamo acquistarla qui.
Cerchiamo inoltre di stringere rapporti
di collaborazione con
gli agricoltori più coscienziosi della zona. La cosa che preferiamo
in assoluto è produrre
noi stessi le
materie prime.
Ma se troviamo che un agricoltore lavora con un
alto livello di rispetto della Terra e dell’Uomo ed è in grado di
produrre alti livelli qualitativi, ci sentiamo di utilizzare i suoi
prodotti, anche se vengono da regioni più lontane.
Preferiamo
la qualità al concetto astratto di “locale”, preferiamo
conoscere i fornitori, preferiamo sforzarci per la qualità, che
accettare passivamente delle etichette. Preferiamo il piccolo al
grande produttore e… siamo realistici. Il compromesso a volte è
fare più strada, piuttosto che abbassare il livello qualitativo. Il
nostro “locale” è un “locale relativo” che ci fa usare sale
integrale di Sicilia, piselli toscani e legumi del Molise, ad
esempio, ma anche verdure nostre, cereali coltivati in Tuscia,
nocciole coltivate a pochi chilometri dalla CibOfficina, cipolle dei
nostri vicini, e così via.